Il termine “Arti marziali cinesi” abbraccia tutte le discipline orientali la cui pratica, evolvendosi sotto forma di sistemi di lotta, richiama allo studio ed alla riscoperta di valori e capacità psicofisiche di adattamento ed autodifesa in equilibrio con il contesto naturale circostante.

Pur non essendone sinonimo, il termine GongFu (Kungfu) lo è divenuto per estensione ed indica l’abilità riferita e sottesa all’ambito marziale.
Il Kung Fu tradizionale cinese si contraddistingue per la forte componente filosofico-culturale che rende tale disciplina completa e sofisticata al tempo stesso.

Lo stile praticato dall’accademia è denominato “Choy Lee Fut”. Diffusosi nella Cina del sud agli inizi del 1800, è nell’insieme una rielaborazione scientifica che si rifà ai maggiori sistemi marziali dell’epoca (come la “boxe del tempio Shao-Lin) corredata da una influente matrice culturale buddista.
Il Kung Fu tradizionale cinese è una disciplina psico-corporea che ha come fine lo sviluppo delle capacità fisiche del praticante e si contraddistingue per la forte componente filosofico-culturale insita nell’insegnamento e focalizzata ad infondere sicurezza, rispetto, educazione e stima dei principali valori sociali. Ciò rende tale disciplina completa e sofisticata al tempo stesso.

IL PIANO FORMATIVO

Nel corso è previsto l’insegnamento, sia delle tecniche di lavoro a solo, che in applicazione con un partner, l’uso delle armi per potenziare la struttura scheletrico muscolare. Ogni individuo può così, indipendentemente dalle proprie attitudini, scoprire l’equilibrio armonico della gestione strutturale e muscolare del proprio corpo.

ARTICOLAZIONE DIDATTICA

Per il Kung Fu Choy Lee Fut i nostri predecessori si sono rifatti alle immagini del mondo naturale ed agli atteggiamenti degli animali, ciò per sviluppare ed accrescere la nostra natura istintiva. Velocità, potenza, intuizione e supremazia tecnica, si fondono con i valori di educazione, rispetto per sé e degli altri, determinazione e perseveranza nella ricerca della serenità dello spirito.
Le arti marziali sono un mezzo con il quale possiamo esprimerci, valutarci, confrontarci e crescere.
Sotto l’aspetto tecnico, grande enfasi ha la boxe di braccia; efficace ed essenziale è l’uso delle gambe; leve articolari ed un peculiare studio sulla lotta completano quello che, nel gergo dello stile, viene configurato come “controllo delle tre distanze”.

Realizzate tali caratteristiche tecniche, seguirà l’apprendimento del “Tao Lu”, la forma, esercizio codificato nel quale è implicito il coinvolgimento del praticante in una sorta di combattimento immaginario con uno o più avversari. Questo può avvenire a mani nude (corpo libero) o con le armi (attrezzi tradizionali).

POSIZIONI DI BASE

Il lavoro sulle gambe deve essere caratterizzato da una solidità d’ impostazione, sull’equilibrio, sulla dinamica d’azione e la stabilità.

  • sèi pei mà: posizione dei quattro angoli
  • lò quai mà: posizione mezza accovacciata
  • tèn ci mà: posizione dell’ideogramma “J”(tèn)
  • see mà: posizione del serpente
  • quai sàp mà: posizione accovacciata ad angolo
  • tiu mà: posizione su una punta, o vuota
  • lau mà: posizione avvitata al suolo
  • tàn tai mà: posizione su una gamba singola

TECNICHE DI BRACCIA -PUGNO

Nella didattica di apprendimento dei fondamentali, inerente alle braccia, i pugni svolgono un ruolo principale per lo studio dei primi rudimenti pratici. In questa fase si predilige scioltezza delle spalle, ritmo e velocità. Successivamente, la didattica approfondisce l’utilizzo di tutto il braccio.

  • pèn cioi: pugno lineare
  • ciap cioi: pugno a freccia
  • Chan Heon cioi: pugno di Chan Heon

TECNICHE DI BRACCIA – PALMO

Lo studio a mani nude comune a tutti gli stili del Wu Shu in generale si rifà ai valori dell’etica del rispetto. L’offesa diviene quindi proporzionata all’attacco e il rispetto dell’altro è implicito anche nella risposta ad una azione offensiva. Da ciò l’uso del palmo richiama il senso della morale.

  • chan gëon: palmo diritto
  • tèn gëon: palmo saettante
  • ngon gëon: palmo in pressione

TECNICHE DI GAMBA – CALCIO

Un ruolo predominante è svolto dalle gambe in tutto ciò che esse determinano per lo spostamento, l’equilibrio e l’azione. Nello studio della sequenza didattica, i calci determinano scioltezza della vita, equilibrio dinamico e strutturale. La loro applicabilità è rivolta a contrastare la stabilità inferiore dell’oppositore.

  • ciün sam ghë: gamba centrata
  • quai ghë: gamba rovesciata
  • cian ghë: gamba frustata

ESERCIZI COMBINATI PER L’ALLENAMENTO

Consolidata la stabilità didattica del lavoro di gambe, questo si conforma con l’area vita, nel linguaggio specifico (yao), che favorisce il lavoro sciolto ed istintivo delle braccia, sviluppando coordinazione, dinamismo, continuità, velocità d’esecuzione e potenza.

  • ciün cic cioi: pugno centrato e diretto
  • pen ciap ciün sam ghe: freccia diritta e calcio centrato
  • qua cioi ten geon: pugno rovesciato e palmo saettante
  • iam cioi quai ghe: pugno maschile e gamba rovesciata
  • qua sou cian ghe: doppio colpo circolare e gamba frustata

CULTURA GENERALE E TEORIA: cenni storici; albero genealogico; differenze di scuole; principi filosofici.

Materiale didattico
Tutti i corsi saranno supportati da ampio materiale didattico (libri, dispense ecc.) fornito dalla IACMA e disponibile on-line in un’area riservata agli allievi.