Apprendere come difendersi in maniera realistica è uno degli obiettivi principali di chi si avvicina ai sistemi di difesa, che negli ultimi decenni si sono integrati sempre più nella realtà sociale odierna. Il sistema “IFS” Instinctive Fighting System” è un sistema educativo avanzato per la difesa adattiva che risponde alle esigenze odierne individuali.
Negli anni l’accademia è divenuta un centro affidabile per la promozione dell’autodifesa e della psicologia del combattimento, forte anche delle tante esperienze collaborative nel settore, centri e aziende. Tutte le lezioni dell’“IFS” tengono conto sia del livello che degli scopi specifici di utilizzo. Per esigenze professionali l’accademia offre anche, sia servizi di assistenza privati, come nel caso delle aziende, come pure istruzione per utenti particolari (sicurezza, forze dell´ordine, ecc.).
L’obiettivo è quello di consentire l’ottenimento del meglio in ogni lezione di autodifesa, attraverso l’apprendimento di tecniche efficaci, in un ambiente attrezzato e sicuro, oltre che amichevole e professionale e non competitivo. Le lezioni di “IFS” per l’autodifesa sono strutturate al fine di migliorare forza, la resistenza, la flessibilità e l’ergonomia nell’applicazione pratica.
Con l’intensificarsi della pratica lo studente acquisisce sempre più fiducia nelle sue capacità e doti applicative della difesa in ambiti personali e sociali: relazioni, confronto professionale ecc. I corsi di “IFS” sono adatti ad ogni età e livello, grazie anche a valutazioni didattiche, eseguite durante le lezioni, che permettono di determinare con precisione le doti e le capacità di ogni studente, indirizzandolo di conseguenza verso la didattica più idonea alla sua realtà. Il programma di allenamento dell’”IFS” è unico ed impegnativo ma non avendo fini competitivi risulta divertente ed accessibile fin dal primo approccio, stimolando lo studente a riconoscersi nelle sue potenzialità e limiti psicologici e fisici. Il sistema “IFS” attinge la sua didattica basandosi sulle più moderne ricerche nel campo della biomeccanica, cinematica e bioenergetica.
In questo modo il massimo sforzo non è profuso ad esasperare il fisico bensì a preservarne le energie vitali, così che l’addestramento sia conforme ad un livello mentale subcosciente, nel quale l’istinto e l’intuito si sviluppano per attivarsi per la soluzione più ottimale al problema.