Fin dalla giovane età sono sempre stato attratto dalle attività sportive, ma il mio percorso nelle discipline marziali cinesi inizia nel settembre 1976, all’età di 16 anni, quando, dopo un’adolescenza turbolenta, decisi di ritornare ad esplorare lo sport, avvicinandomi ad un mondo all’epoca a me sconosciuto, per ritrovare quella guida ed equilibrio che tanto cercavo. Ebbi la fortuna, dopo avere approcciato qualche dubbio insegnante, di conoscere il M° Fong Yipko, proveniente da Hong Kong insegnante di Gongfu Cai Li Fo (Choy Lee Fut) tradizionale.
Questo maestro con una forte personalità, grande preparazione e determinazione catturò subito il mio entusiasmo. Divenni dopo solo due anni il suo “Hoksan” (primo allievo) e grazie a lui la mia vita prese una svolta decisiva. Da allora le arti marziali cinesi divennero parte preponderante e scopo della mia vita.
Dopo tre anni di grande impegno, coronati da alcuni successi agonistici, nell’estate del 1979 mi recai in Cina, ad Hong Kong, col M° Fong, per la prima volta. Fui accolto nella sua scuola di origine, per ricevere gli insegnamenti dal suo Maestro Tsang Chiu Yiu, depositario della 4° generazione dello stile Bak Shing Choy Lee Fut.
Il periodo che trascorsi in Hong Kong fu breve ma intenso. Fui in grado di sostenere i ritmi, le differenti condizioni climatiche, gli ostacoli posti dalla lingua e dalla cultura, mentre al tempo stesso mi guadagnai stima ed affetto impensati, come solo nella famiglia del Gungfu è possibile.
Da quell’anno, con enormi sforzi economici programmai la mia vita sistematicamente, affinché per ogni estate io potessi recarmi in Hong Kong ed immergermi senza pause e distrazioni in questa disciplina. Per i tre mesi estivi dal 1980 al 1983 vissi ad Hong Kong per acquisire e respirare il Gongfu sotto la guida diretta del Gran Maestro Tsang. Il M° Tsang è uno stimato ortopedico, all’epoca il suo quotidiano era dedicato alla cura di pazienti di vario tipo. Io entravo nella sua casa/scuola al mattino per uscirne dopo le 22,00 della sera e così per tutti i giorni del mio soggiorno. La mia curiosità spaziava dappertutto e così il M° Tsang, tenuto conto di ciò non lesinava il suo insegnamento. Anche se questo passava sotto il difficile percorso del dialogo il Maestro mi diede modo di conoscere la sua esperienza in maniera diretta, cioè per imitazione del suo quotidiano. Fu così che ebbi modo di ricevere i primi rudimenti di medicina tradizionale cinese e nello specifico le manipolazioni del Tuina, in seguito mi iniziò allo stile “Yang” tradizionale del Taijiquan; sempre proseguendo lo studio del Choy Lee Fut. Appresi da lui il metodo di Qigong buddista denominato «Yi Jin Jing». E così fra gli insegnamenti frequenti del M° Fung nel corso dell’anno e quelli stagionali del M° Tsang mi sentii sempre più integrato in questo mondo. La stima, l’affetto, guadagnati col trascorrere del tempo mi concessero, nell’estate del 1983, di guadagnarmi il grado di maestro del sistema «Bak Shing Choy Lee Fut (Cai Li Fo)» conferitomi direttamente dalla «HKCMAA Ltd.» (Hong Kong Chinese Martial Arts Association), l’organizzazione Internazionale, che in Hong Kong integrava le scuole, i maestri e le associazioni del luogo ed internazionali appunto, riconosciute negli stili tradizionali cinesi. In conseguenza a questa nomina, il mio ruolo nel Gungfu mutò automaticamente e da studente “fuori porta” divenni finalmente discepolo della scuola di Choy Lee Fut.
Forse, ma è bene specificarlo, per molti ricevere un certificato di qualifica è di per se stesso un successo, se si tiene conto che oggi, dall’apertura dei confini della Cina Comunista, la certificazione di insegnati e maestri è regolata dal relativo compenso. Ma nel sistema tradizionale e nella famiglia del Gongfu, ciò avviene attraverso un passaggio, articolato da diverse relazioni etiche e morali, che non rientrano nella consuetudine delle apparenze. Regole, rispetto, disciplina, integrazione alla cultura, modi di vivere e di intrecciare le proprie relazioni, sono sfumature di un contesto che matura lentamente. E quando avviene ti rendi conto di un contesto che cambia nel valore che ogni cosa.
Negli anni conseguenti al 1983 e fino al 1986 ebbi accesso ufficiale agli insegnamenti di altri due grandi caposcuola dello stile Choy Lee Fut, quelli del M° Wong Mingsan, conosciuto anche come Wong Gong e del M° Loo Kee, rispettivamente depositari della 4° generazione di due branche dello stile Hung Shing Choy Lee Fut. Lo scopo di tutto ciò fu quello di permettermi di colmare la mia conoscenza del sistema affinché potessi a mia volta divulgarlo integralmente in Europa. Ed anche se il mio impegno si moltiplicava, fu troppo l’entusiasmo e la stima ripostami per ridurre lo slancio e gli sforzi.
Dal M° Wong Mingsan iniziai ad apprendere gran parte del programma di studio dello stile Choy Lee Fut della branca “Hung Shing”. Egli è un capostipite importante, una biblioteca vivente della scuola. Fu lui ad introdurmi nel lavoro interno per la prima volta iniziandomi al sistema di Qigong «Shi ba shi Lo Han Chuan» (18 mani di Buddha), che dovevano sostenere l’addestramento ai vari manichini, attrezzi di condizionamento tradizionali, che completano la formazione fisica del Choy Lee Fut. Dall’altro canto il M° Loo Kee fu un dottore, una persona che ha l’aria più di un professore universitario, piuttosto che di un marzialista. Mi fu molto utile approfondire con lui l’aspetto preventivo della MTC, che allora poté sostenere il mio fisico sollecitato dall’intensità degli allenamenti. Al M° Loo Kee devo molto. Egli morì nel 2003, ma ciò che mi ha trasmesso resta indelebile nella mia memoria. Il suo insegnamento era sempre arricchito da metafore, da passaggi filosofici ed integrato della sua cultura medica. Ciò che mi permette ad oggi di trasmettere il Gongfu con la piena la consapevolezza per la salvaguardia del corpo.
Debbo al M° Loo Kee l’incontro col mito della loro generazione di Gongfu il M° «Yuan Yitzai» dello stile «Hong Quan» (boxe eroica). Il percorso col M° Yuan fu significativo, dal 1985 al 1989, anno in cui morì, egli era famoso per la palma d’acciaio. Chiunque l’abbia conosciuto al di fuori dell’ambiente marziale, può descriverlo come un reduce dagli stenti dovuti all’occupazione giapponese. Di fisico gracile e schivo alla vita sociale, fu invece, nell’ambiente del Gongfu una persona temuta, per le tante gesta e la grande abilità nel sistema. Nonostante io fossi il suo primo studente straniero, il suo insegnamento è stato determinante ed utile al cambiamento della mia personalità. Come da sua volontà i suoi insegnamenti sono rimasti tesoro integrato nel Gongfu Choy Lee Fut.
È grazie invece al M° Wong Gong che sempre nello stesso anno del 1985 conobbi ed iniziai a studiare il Taijiquan della scuola Wu, col privilegio di essere accolto come discepolo dal M° Wu Taishi (lignaggio diretto del M° Wu Chenchuan). Gli insegnamenti del M° Wu furono molto peculiari, come si addice d’altronde al Taijiquan, cha al tempo, in quanto nuova esperienza, si contrappose alle mie conoscenze del Gongfu così detto “esterno”. Nei miei ricordi sono vivi i primi incontri col M° Wu Ts; la sua reticenza ad insegnare ad un Occidentale e la mia arroganza di poter apprendere con facilità quei gesti, apparentemente semplici, caratteristici dello stile Wu appunto.
E ciò che cambiò la mia opinione nei suoi confronti e sul Taijiquan in generale, fu la sua abilità nelle applicazioni marziali, che per quanto fossi giovane, ben preparato ed all’apice della mia forma, mi vedeva finire spesso contro una parete o rovinosamente a terra.
Col M° Wu studiai durante i miei soggiorni estivi dal 1985 al 1989 ed appresi la forma completa oltre a molte applicazioni della stessa. Non ebbi la fortuna di approfondire il Tuishou e ciò non perché non fosse previsto, ma perché non riuscii, a quel tempo, a presenziare a questi momenti di pratica, già occupati dallo studio della MTC col M° Loo Kee.
Nel frattempo, e nel corso di questi anni, dedicati all’insegnamento e alla formazione degli insegnanti, viaggiai spesso da Nord a Sud in Italia, poi in Svizzera, così in Francia, Spagna ed ex Jugoslavia. Seguii ogni insegnante direttamente, affinché, egli stesso potesse acquisire al meglio la mia esperienza. Nel 1986 fondai la ISCMAA, con sede a Lugano, consolidando l’intensa collaborazione che avevo con gli insegnanti della Svizzera e quelli italiani. Successivamente per unire tutti sotto un unico tetto, nell’estate del 1990, fondai la IACMA, uniformando così la scuola alle esigenze logistiche del tempo.
A seguito del trasferimento in Singapore del M° Wu Taishi e grazie alle mie conoscenze negli ambienti marziali, il desiderio di portare avanti l’esperienza del Taijiquan, mi condusse nel 1989 presso il M° Wu Chan Lin, quest’ultimo proveniente da Gui Lin arrivato da poco ad Hong Kong. Il M° Wu CL è molto diverso da tutti i maestri precedentemente descritti. Egli viene dalla Cina popolare, ha una formazione accademica pur avendo ricevuto egli stesso insegnamenti tradizionali. I suoi maestri, per lo Xingyi Quan, Cuo Liancu e per lo stile Yang di Taijiquan: Wang Shao Zhou, facevano parte della vecchia scuola (pre-maoista) e pertanto nomi illustri nel mondo marziale esordiente della Cina Comunista. Il M° Wu CL, fu a quel tempo esponente per l’organizzazione Internazionale del Wushu in Hong Kong, essendo la figlia, Wu Xiaoqin, pluricampionessa nella disciplina. Queste premesse fecero sì che le mie esperienze si ampliassero anche in un settore per me precedentemente sconosciuto, quello del Wushu moderno. Grazie alla sua guida e la sua didattica, fu possibile addentrarmi negli stili “interni”, dello Xingyi Quan e del Bagua Quan, che insieme allo stile Chen di Taijiquan, consolidarono fermamente le mie basi in quel contesto. Fu così che dopo un lungo apprendistato, nell’estate del 1992 affrontai l’esame accademico presso la HKWA, ottenendo la qualifica di Maestro di stili interni, Xinghi e Taijiquan”, oltre che maestro formatore per gli stili moderni del “Gungfu Wu Shu” per la «China Wu Shu Association».
Sempre nello stesso anno, il 1992 venni nominato, nell’ambito del settore tradizionale, “membro onorario d’Occidente” presso la «Chan Heon Foundation», organizzazione per la salvaguardia dello stile Choy Lee Fut, all’interno della quale si riuniscono tutti i rappresentanti ufficiali dello stile riconosciuti in tutto il mondo.
Nell’autunno dell’anno successivo, trasferitomi in Svizzera ed aperta la scuola che ancora oggi è sede della IACMA, partecipai ai lavori per la costituzione e la fondazione della «Fedèration Suisse de Taiji Quan», una prima entità federativa sul territorio Nazionale designata a raggruppare tutti gli esponenti di questa disciplina. Qualche mese più tardi, nel 1994, col proposito di collaborare strettamente anche negli sport da combattimento e così dare luogo a competizioni di rilievo del settore, partecipai alla costituzione della A.S.S.Co., prima associazione che si occupa della diffusione organizzata degli sport da combattimento in Svizzera appunto.
Proseguendo nei miei tour estivi in Cina, con la guida del M° Wu Chanling, nel maggio del 1996 trascorsi un periodo nella regione dello Shandong, culla della arti marziali e dove hanno sede il monastero Shaolin ed il monastero Wudang. Fu un viaggio molto interessante e pieno di risvolti emotivi, concentrato sull’ampliamento della mia visione delle arti marziali cinesi. Le giornate furono colme di confronti, incontri, cerimonie, con i maestri e i rappresentanti locali, alternate alla mia pratica quotidiana. Il viaggio giunse al culmine quando ricevetti un encomio dalla “Shandong Wu Shu Research & Development”, per rappresentare e divulgare i programmi sportivi e culturali della scuola Shaolin Quan ufficiale in Svizzera per l’organizzazione cinese.
Gli anni che seguirono furono dedicati all’insegnamento professionale, divenuto, dal 1990, la mia attività principale, oltre che nella mia scuola di Lugano anche nelle sedi estere. Nel 2000 decisi di introdurre nella mia esperienza pratica gli insegnamenti del M° Xu Guoming, che invitai privatamente in Svizzera. Il percorso didattico col M° Xu proseguì per alcuni anni, fino al 2008, sperimentando la sua esperienza basata sullo stile “Chen” di Taijiquan e Lan Shou. Il desiderio di esplorare differenti esperienze del mondo del combattimento, mi portò nel periodo che va dal 2003 al 2004 a Barcellona dove ha sede la scuola del maestro Robin Gracie (7° genito della famiglia Gracie) del Brasilian Jiu Jitsu. Fu una scoperta esperienziale sbalorditiva, rafforzata da un’amicizia fraterna. Robin Gracie è una persona speciale, nessun vezzo di superiorità, ma grande maestria e professionalità.
Ma è nel 2002 che arrivò l’incontro più inaspettato della mia vita marziale; quello col Dottore e Maestro Wang Zhixiang, persona straordinariamente semplice, diversa nell’approccio dell’insegnamento, se paragonata ai precedenti maestri. Il M° Wang ZX, ha un approccio amichevole e poco formale aperto a rispondere ad ogni curiosità.
È dottore in MTC, con la specializzazione nel Neigong Tuina, maestro di Qigong, medicale e marziale, è altresì esperto di Taijiquan Stile “Wu”, “He”, ma soprattutto dello stile “Yang” tradizionale della forma dell’acqua.
L’incontro col M° Wang, è suggellato da una profonda stima ed amicizia oramai consolidate nel tempo. Da lui trovai quelle risposte che mi permisero l’integrazione delle mie esperienze, sino ad allora contraddistinte nei singoli contesti. Cultura, filosofia, arte, marzialità, lavoro interno, medicina, applicazioni difensive, tutto si ordinò ed apparve chiaro per essere utilizzato al meglio.
Insieme al M° Wang ho fatto un lungo viaggio, che ha permesso a me di crescere da un punto di vista pratico-intellettivo, mentre a lui di apprendere e integrare la cultura Occidentale e così essere adattabile ai vari contesti.
Oggi il mio percorso è principalmente centrato sullo sviluppo del metodo della “scuola della forma dell’acqua”, che integra le discipline del Taijiquan, del Qigong, della cultura filosofica, degli aspetti legati al benessere della MTC, esperienza condivisa col M° Wang ZX, portavoce del M° Wang Zhanhong dopo la sua morte. Il progetto, a seguito delle relazioni createsi negli anni si prefigge il riconoscimento del metodo quale sesta scuola di Taijiquan presso le istituzioni cinesi.
Durante tutto il mio vissuto ho incontrato diversi personaggi, che non ho citati nella mia breve stesura, ma ai quali è indubbio sono grato per avere contribuito e favorito la mia crescita. Mi riferisco in primo luogo ai tanti studenti con ossequioso ringraziamento, per avere riposto in me la loro stima e la loro fiducia rafforzandomi nel coraggio e determinazione.
Quindi a tutti coloro che mi hanno permesso di crescere in molteplici esperienze di differenti settori, delle discipline Orientali, della medicina olistica, delle terapie interdisciplinari, delle energie sottili, come il Dottore in MTC, Cho Chul Ho, il Dott. Dominique Hort, il Dott. Carlo Cortella per citarne alcuni.
Tutte esperienze che, in modo sinergico, mi hanno permesso di comparare le conoscenze delle discipline cinesi e le conoscenze medico scientifiche tradizionali ed olistiche. È da queste collaborazioni che molti progetti sono poi diventati realtà applicati nel contesto di istituti geriatrici, istituti scolastici, istituti bancari, università, e centri di formazione terapeutica.
Negli ultimi anni ho investito cariche di rappresentanza all’interno della scuola del M° Wang Zhixiang, come responsabile della formazione per gli insegnanti della sua scuola in Occidente, coordinatore per i progetti Internazionali inerenti la cultura e la diffusione delle discipline cinesi; come, ad esempio, la carica di docente per le discipline terapeutiche di medicina Integrata e Medicina Tradizionale Cinese, con specializzazione nel massaggio curativo Neigong Tuina, presso il Policlinico Ca Granda e Clinica De Marchi a Milano al fianco di medici professionisti. Insegnante a capo della formazione, per le stesse discipline di cui sopra, per la UPWA, Università popolare Wang Academy che rilascia crediti formativi riconosciuti secondo le ultime norme italiane ed europee vigenti.
Ancora oggi desidero proseguire nella pratica con lo stesso spirito di studente curioso e con la stessa dedizione verso l’insegnamento e la trasmissione integrale delle discipline marziali, affinché le stesse restino inalterate nella purezza dei loro valori.